Borgo Medievale di Castellabate: tra storia e tradizione

Il borgo medievale di Castellabate è situato sulla costa cilentana e ricade interamente nel Parco Nazionale del Cilento. Passeggiate, escursioni, trekking, nuoto, vita di mare, immersioni e pesca subacquea, la bellezza della costa e la limpidezza delle acque hanno consentito al territorio di Castellabate, che si affaccia sul mare con il popoloso centro di Santa Maria e quello più piccolo di San Marco, di ottenere la Bandiera Blu , le Quattro Vele e i riconoscimenti di Legambiente

Pillole di storia

Il nome proviene da Castrum-Abbatis ( Castello dell’Abate) la cui costruzione risale al 1123 per volontà dell’abate Costabile Gentilcore. La fortezza aveva lo scopo di proteggere la popolazione e i traffici marittimi dalle incursioni dei Saraceni. Nel 1138 Beato Simeone, quinto abate della Badia di Cava dei Tirreni, completata la fortezza e costruito il porto commerciale , dona ai sudditi case, terre e riduce le tasse. Grazie al castello, sicuro rifugio per gli abitanti della zona, e al forte sviluppo dei traffici e commerci portuali, Castellabate diventa nel tempo la più ricca baronia del Cilento.

Il Belvedere

Una magnifica terrazza vista mare.  Il luccichio, i tetti rossi, i verdi pini di Aleppo ed il mistico isolotto di Punta Licosa fanno  parte di questo scenario sospeso tra cielo e mare.

Cosa vedere

Punta Licosa: porta il nome della sirena Leucosia, che si narra giunse nell’omonima isola, per morire sulle sue coste. La località di Punta Licosa è il limite meridionale del piccolo golfo di Castellabate, una zona poco abitata e molto suggestiva dal punto di vista naturalistico, ottimale per le escursioni a piedi lungo la scogliera.

San Marco di Castellabate: tipico borgo di pescatori che sorge nelle prossimità di un porto. Passeggiando sul molo è possibile acquistare il pesce fresco appena pescato direttamente dai pescatori, ottima occasione per gustare un fritto di paranza.

Santa Maria di Castellabate : posizionata più a nord rispetto San Marco, e utilizzata più volte come set di Benvenuti al Sud. Possiede un centro storico molto suggestivo, con vicoli stretti ed intrecciati che abbracciano la lunga ed ampia spiaggia del Pozzillo. Impossibile non menzionare il famoso Porto “Travierso”, comunemente chiamato Porto delle Gatte perché i suoi porticati, illuminati dai pescatori durante la notte, danno proprio l’idea degli occhi penetranti di un felino.

Il Castello dell’Abate : fortezza  dotata di mura interne e di quattro torri poste agli angoli.Nascondeva una piccola città fatta di abitazioni, cisterne, forni e magazzini per provviste. Durante la visita è possibile accedere ai sotterranei , dove in caso di attacchi o invasioni, secondo ciò che si racconta era possibile raggiungere località marine.

Qui non si muore: targa del 1811 dedicata a Gioacchino Murat, che pronunciò questa frase proprio a Castellabate, riferendosi alla purezza della sua aria.
La Piazzetta: Piazza 10 Ottobre 1123, che prende il nome dalla data di fondazione del castello, è forse conosciuta meglio come la piazza dove aveva sede l’ufficio postale nel film “Benvenuti al Sud”. In realtà lì le poste non sono mai esistite e al loro posto sorge un bar , luogo di riferimento per molti locali. Fermandosi per qualche istante ci si può imbattere i ristoranti e vista panoramica sulle valli dell’Annunziata
Il Centro Storico: dichiarato patrimonio mondiale dall’Unesco, possiede ancora tra le vie del suo borgo, reminescenze di Medioevo. La struttura architettonica del borgo è costituita da un intreccio di stradine e vicoli stretti che si alternano ad archi e ripide scalinate, arrivando così al cuore del centro storico ovvero la Piazzetta di Castellabate.

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