Prepariamoci a ripartire: Le tre Certose della Regione Campania

Non tutti sanno che la Regione Campania custodisce tre tra i più bei monasteri certosini , enorme patrimonio dal punto di vista spirituale, architettonico e artistico. Stiamo parlando della Certosa di San Martino a Napoli,  la Certosa di San Lorenzo a Padula e la Certosa di San Giacomo a Capri. Tutte e tre rappresentano meravigliose testimonianze ed esempi di vere e proprie cittadelle monastiche e civiltà plurisecolari.

La Certosa di San Martino a Napoli
Espressione massima del barocco, è situata sulla collina di Sant’Elmo. Realizzata verso la metà del 1300 dall’ architetto e scultore senese Tino di Camaino, assunse un aspetto barocco nel 1581 con il Chiostro Grande e la meravigliosa struttura del quarto Priore.
Il complesso subì gravi danni durante la rivoluzione del 1799 ,così una volta occupata dai francesi, l’ordine dei certosini venne soppresso . Intorno al 1800 i monaci tentarono nuovamente di rientrarvi ma dopo diverse destinazioni d’uso, la Certosa venne definitivamente destinata a museo nel 1866.
La Certosa di San Lorenzo a Padula
Ubicata nella provincia di Salerno , è il più grande complesso monastico dell’Italia Meridionale e dal 1998 è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Venne costruita inizialmente nel 1306 per volontà di Tommaso Sanseverino , conte di Marsico e signore dei Vallo di Diano. Nel 1807, durante il decennio francese del Regno di Napoli, i Certosini lasciarono la Certosa, la struttura fu quindi abbandonata e gran parte del patrimonio artistico andò disperso. Venne dichiarata monumento nazionale nel 1882. La Certosa dispone di due grandi aree, una destinata ad attività di sostentamento per la comunità certosina e l’altra per la vita comunitaria e la clausura dei monaci. Entrambe le aree sorgono intorno ad uno dei chiostri più grandi al mondo, con quindicimila metri quadrati di superficie.
La Certosa di San Giacomo a Capri
Attualmente sede del Museo dedicato al pittore tedesco Karl Diefenbach, fu costruita nella seconda metà del 1300 per volere di Giacomo Arcucci, Gran Camerario della Regina Giovanna I d’Angiò. Nei secoli subì gravi danni a causa dell’incursione dei pirati sull’Isola di Capri. Nel ‘500 e ‘700 al Chiostro Piccolo venne aggiunto il Chiostro Monumentale o Grande Chiostro. La Certosa dispone inoltre di una Chiesa affrescata trecentesca, celle dei monaci e del Quarto del Priore  che si affaccia sul Giardino del Priore , ricco di spezie e piante medicinali.
Tra il 1800 e la seconda metà del 1900 , la Certosa ebbe diverse destinazioni d’uso , tra cui carcere per anarchici e militari e sede di ginnasio affidata ai Canonici regolari Lateranensi.

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