- On May 2, 2020
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Prepariamoci a ripartire: Le tre Certose della Regione Campania
Non tutti sanno che la Regione Campania custodisce tre tra i più bei monasteri certosini , enorme patrimonio dal punto di vista spirituale, architettonico e artistico. Stiamo parlando della Certosa di San Martino a Napoli, la Certosa di San Lorenzo a Padula e la Certosa di San Giacomo a Capri. Tutte e tre rappresentano meravigliose testimonianze ed esempi di vere e proprie cittadelle monastiche e civiltà plurisecolari.

Espressione massima del barocco, è situata sulla collina di Sant’Elmo. Realizzata verso la metà del 1300 dall’ architetto e scultore senese Tino di Camaino, assunse un aspetto barocco nel 1581 con il Chiostro Grande e la meravigliosa struttura del quarto Priore.
Il complesso subì gravi danni durante la rivoluzione del 1799 ,così una volta occupata dai francesi, l’ordine dei certosini venne soppresso . Intorno al 1800 i monaci tentarono nuovamente di rientrarvi ma dopo diverse destinazioni d’uso, la Certosa venne definitivamente destinata a museo nel 1866.

Ubicata nella provincia di Salerno , è il più grande complesso monastico dell’Italia Meridionale e dal 1998 è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Venne costruita inizialmente nel 1306 per volontà di Tommaso Sanseverino , conte di Marsico e signore dei Vallo di Diano. Nel 1807, durante il decennio francese del Regno di Napoli, i Certosini lasciarono la Certosa, la struttura fu quindi abbandonata e gran parte del patrimonio artistico andò disperso. Venne dichiarata monumento nazionale nel 1882. La Certosa dispone di due grandi aree, una destinata ad attività di sostentamento per la comunità certosina e l’altra per la vita comunitaria e la clausura dei monaci. Entrambe le aree sorgono intorno ad uno dei chiostri più grandi al mondo, con quindicimila metri quadrati di superficie.

Attualmente sede del Museo dedicato al pittore tedesco Karl Diefenbach, fu costruita nella seconda metà del 1300 per volere di Giacomo Arcucci, Gran Camerario della Regina Giovanna I d’Angiò. Nei secoli subì gravi danni a causa dell’incursione dei pirati sull’Isola di Capri. Nel ‘500 e ‘700 al Chiostro Piccolo venne aggiunto il Chiostro Monumentale o Grande Chiostro. La Certosa dispone inoltre di una Chiesa affrescata trecentesca, celle dei monaci e del Quarto del Priore che si affaccia sul Giardino del Priore , ricco di spezie e piante medicinali.
Tra il 1800 e la seconda metà del 1900 , la Certosa ebbe diverse destinazioni d’uso , tra cui carcere per anarchici e militari e sede di ginnasio affidata ai Canonici regolari Lateranensi.